Retore e mecenate greco. Ereditò dal padre Tiberio Claudio Attico Erode
ingenti ricchezze di cui si servì per procurarsi libri e maestri. Grazie
alla sua munifica opera di mecenatismo fece costruire bei palazzi ad Atene,
Alessandria, Olimpia, Delfi, Corinto, Troia e Camisio. La ricchezza e la cultura
gli facilitarono l'accesso a diverse cariche pubbliche, ma il carattere franco e
violento da una parte e dall'altra l'amore per l'insegnamento, l'allontanarono
dalla vita pubblica. Ad Atene tenne una scuola di retorica in cui si formarono i
più illustri sofisti del tempo, tra i quali Claudio Adriano di Tiro, che
recitò alla morte del maestro l'elogio funebre (Maratona 101 - Atene
177).